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Le diete più seguite per perdere peso

La parola dieta è ormai tra i termini più usati del nostro vocabolario. Le persone oggi a dieta sono milioni, ma molte di queste hanno scelto il proprio regime alimentare nuovo seguendo un po’ quelle che sono le mode del momento.

Non è un mistero per nessuno, infatti, che vi siano particolari periodi in cui proliferano diete dimagranti quasi miracolose, che riscuotono un successo enorme.

In questo articolo vedremo quali sono le diete più usate nel nostro paese al momento e su cosa si basano. Ovviamente, l’articolo non ha lo scopo di indirizzare i lettori alla scelta di una dieta né contiene indicazioni di tipo medico. Per individuare la dieta migliore per voi, vi incoraggiamo a contattare un dietologo o nutrizionista esperto.

La dieta del gruppo sanguigno

Questa tipologia di dieta la conosciamo ormai tutti. Si tratta del regime alimentare promosso dal medico Peter d’Adamo, che sostiene che i quattro gruppi sanguigni (A, B, AB, 0) necessito di nutrienti differenti.

Dunque, volendo riassumere i principi cardine della dieta, potremmo dire:

  • Le persone di gruppo sanguigno A dovrebbero assumere poca carne, preferire proteine vegetali ed evitare i latticini;
  • Le persone di gruppo sanguigno B sarebbero onnivori con la possibilità di usare latticini, cereali e verdura;
  • Le persone di gruppo sanguigno AB dovrebbero seguire un’alimentazione equilibrata, come i precedenti;
  • Le persone di gruppo 0, invece, dovrebbero evitare grano e frumento e assumere abbastanza carne.

La dieta Dukan

Nel vedere una raccolta di diete più usate in Italia non si può tralasciare la dieta Dukan. Questa dieta si compone di quattro fasi:

  • Fase d’urto a base di proteine pure; durante la quale si assumono solo carne, pesce e latticini, per un periodo che va dai 3 ai 10 giorni;
  • Fase alternativa, in cui si aggiunge all’alimentazione della fase precedente il consumo di verdure;
  • Fase di consolidamento: fase in cui si ritorna ad assumere i cibi “vietati”, come i farinacei, in maniera progressiva così da evitare una ripresa del peso iniziale;
  • Fase di mantenimento, che è l’ultima fase nella quale si mangia normalmente, continuando a fare un “giovedì proteico” a vita e ad assumere tre cucchiai al giorno di crusca e avena.

La dieta Zona

La dieta zona arriva in Italia dagli Stati Uniti dopo aver osservato i benefici risultati ottenuti su un gruppo di atleti; essa si basa sulla riduzione dell’indice glicemico. Ciò si attua con una restrizione calorica e una riduzione del consumo di carboidrati.

Il principio cardine di questo regime alimentare è quello del bilanciamento, ad ogni pasto o spuntino, dei tre elementi: proteine, carboidrati e grassi.

Nel tempo, questa dieta è diventata sinonimo di uno stile di vita sano e di lunga vita; ma è importantissimo ricordare che il fabbisogno giornaliero di cibo va calcolato in base alle esigenze peculiari di ognuno e che lo stesso regime alimentare benefico per una persona può essere inutile o dannoso per un’altra.

La dieta dissociata

Inventata nel 1911, la dieta dissociata non più passata di moda. Nonostante, diversi esponenti del mondo accademico abbiano preso una ferma posizione contro questo regime alimentare, nel mondo, ogni anno, nuove pubblicazioni la rilanciano.

Essa si basa sull’osservazione di 5 regole:

  1. Non mangiare carboidrati assieme a proteine e frutti acidi durante lo stesso pasto.
  2. Mangiare verdura come alimento cardine della nostra alimentazione.
  3. Mangiare proteine, amido e grassi in quantità limitata.
  4. Preferire grano integrale ed evitare raffinati e processati come quelli a base di zucchero, farina bianca e margarina.
  5. Far intercorrere un intervallo temporale di almeno quattro ore o quattro ore e mezza tra pasti di diverso tipo.

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