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Angioplastica Coronarica

Chi ha avuto problemi di ostruzione alle coronarie sa bene di cosa parliamo, a beneficio di tutti coloro i quali non sanno nulla dell’argomento cerchiamo di spiegare in parole più semplici possibile di cosa si tratta quando si parla di Angioplastica Coronarica.

Cosa sono le Coronarie

Le Coronarie sono delle arterie di piccolo calibro che avvolgono completamente il cuore e hanno la funzione di portare al muscolo cardiaco sangue e nutrimento necessari al funzionamento del cuore stesso.

Ogni muscolo, anche il più piccolo e ancora più precisamente ogni cellula ha bisogno per funzionare di sangue, dio ossigeno e nutrimento, senza i quali muore inesorabilmente. La funzione delle coronarie è di provvedere a questo ad uso esclusivo del cuore che ha bisogno di una notevole quantità di ossigeno e sostanze.

Dato il piccolo calibro delle coronarie sono piuttosto soggette ad ostruirsi a causa di depositi, soprattutto di colesterolo al loro interno, o di formazione di piccoli trombi che, nonostante la loro piccola dimensione, sono sufficienti a non far più passare il sangue.

La conseguenza dell’ostruzione delle coronarie

Quando una di queste piccole arterie si ostruisce, il sangue non può più circolare a valle della coronaria stessa. Il tessuto irrorato dal sangue attraverso la coronaria ostruita non ricevendo più sangue va incontro a morte, alla cosiddetta necrosi.

La parte di cuore non più irrorata quindi non funziona e questo rappresenta una minore capacità del cuore a svolgere la sua funzione. Questo fenomeno è conosciuto come “Infarto del miocardio” e la sua gravità dipende dall’entità, dall’estensione del danno al tessuto fino a portare alla morte per incapacità del cuore di pompare il sangue in circolo.

I tessuti non più irrorati dal sangue non muoiono nell’immediatezza ma comunque in tempi brevi. Per questo è necessario intervenire con la massima urgenza in caso di infarto, per aumentare le possibilità di sopravvivenza. L’intervento consiste nell’Angioplastica Coronarica.

Come si esegue la Angioplastica coronarica

Obiettivo dell’Angioplastica Coronarica è riaprire la parte di arteria ostruita per far tornare a circolare il sangue.

L’intervento si esegue in apposita sala di radiologia interventistica e non richiede anestesia se non l’inoculazione di un anestetico locale nella sede di introduzione del sondino che deve raggiungere le coronarie.

L’intervento si suddivide in due fasi:

  • Fase diagnostica
  • Fase interventistica

Per prima cosa occorre inserire una sonda nell’arteria ulnare o radiale, nell’avambraccio, appena al di sopra del polso oppure nell’arteria femorale, nella zona dell’inguine se l’arteria nel braccio risultasse troppo piccola.

Una volta inserita la sonda, la si fa arrivare fino al cuore e si inietta un liquido di contrasto che visualizza tutti i rami delle coronarie.

In questo modo il medico ha davanti a se il quadro completo della circolazione delle coronarie e vede distintamente dove si trova l’ostruzione. Questa fase è chiamata Coronarografia diagnostica.

La Fase interventistica

Una volta identificato radiologicamente il punto e il ramo della coronaria ostruita, si passa al tentativo di disostruirla. Tutto viene fatto sotto costante monitoraggio con raggi X.

A questo punto il medico inserisce nella sonda un “palloncino” che viene spinto fino all’arteria bloccata e gonfiato in sede in cicli successivi. Lo scopo è allargare attraverso il palloncino l’arteria ostruita per ripristinare la circolazione.

Ottenuto lo scopo e verificata l’efficacia dell’intervento si estrae il palloncino e la sonda e si chiude il foro sull’arteria di ingresso della sonda stessa. Il medico potrà decidere, una volta riaperte la coronaria bloccata, di posizionare uno stent nella coronaria stessa.

Cosa è lo stent

una volta ripristinata la circolazione esiste sempre il rischio che la coronaria si richiuda in tempi successivi. Per evitare questo evento, il medico prima di rimuovere la sonda, attraverso questa posiziona all’interno della coronaria una retina metallica.

Una volta posizionata, la retina si espande all’interno della coronaria appena riaperta e la mantiene pervia, garantendo nel tempo il mantenimento della circolazione ripristinata.

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