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L'interazione con i genitori e capacità del bambino

L’interazione con i genitori e capacità del bambino

Se desiderate che il vostro bambino cresca intelligente e con maggiori capacità intellettive, come certamente è, occorre che si interagisca con il bambino sia verbalmente che non. E’ strato scientificamente provato che due bambini, uno interagente con i genitori e l’altro meno, presentano diverse capacità intellettive.

Il rapporto con la Mamma

Il bambino compie nella pancia della mamma un lungo percorso di formazione e crescita con tappe che si realizzano in continuo, un minuto dopo l’altro ma che si possono apprezzare studiandolo settimana dopo settimana.

Dal momento del concepimento con le prime replicazioni cellulari alla formazione del feto e poi lo sviluppo graduale del bambino, delle sue capacità, fino alla 40° settimana, tutto è affascinante, incredibile.

Il bambino si forma ogni giorno di più e già nella pancia della mamma acquisisce delle capacità che gli consentiranno dopo il parto la relazione con i genitori e un grado minimo di autonomia e di attività, l’alimentazione, ad esempio che richiede un contributo attivo da parte del bambino.

In tutto il periodo in cui il bambino cresce nella pancia si crea già un’interazione con la mamma, il cosiddetto “Bonding prenatale”, ossia il rapporto che si crea tra mamma e bambino già prima della nascita.

L’Interazione dopo la nascita

I ricercatori sono costantemente all’opera per svelare passo dopo passo i misteri legati ad ogni momento della vita e la sua evoluzione. Molto c’è ancora da scoprire e le ricerche consentono di mettere in luce aspetti sempre nuovi.

In questo quadro va vista la ricerca da parte di due Team, dell’ospedale “Women and Infant” di Rhode Island e della LENA Research Foundation di Boulder, in Colorado. Cosa hanno scoperto questi ricercatori?

Analizzando il percorso di crescita di molti bambini a partire dai 18 mesi, poi sottoposti  a test sul quoziente intellettivo, è risultato che a parità di condizioni economiche, i bambini che interagiscono maggiormente verbalmente con i propri genitori presentano poi performance migliori dei loro coetanei.

Le prestazioni cui ci si riferisce sono relative al quoziente intellettivo, comprensione verbale e vocabolario che è migliore degli altri bambini con interazioni ridotte in un campo percentuale pari al 14/27%. Crescendo anche le prestazioni scolastiche saranno più brillanti e con meno fatica.

In sostanza, i bambini con maggiore interazione con i genitori sono intellettivamente più evoluti ed otterranno migliori risultati nello studio che corrisponde in larga parte ad un maggiore successo nella vita.

La voce della Mamma

Non occorre essere scienziati per sapere che la voce della mamma ha una notevole influenza nei bambini che la riconoscono con certezza fin dai primi momenti di vita dopo il parto. Questo è stato confermato a livello scientifico anche da ricercatori della Stanford University che hanno dimostrato come la voce della mamma aiuta i piccoli a parlare meglio e a comunicare con maggiore facilità.

Gli scienziati sono andati oltre e hanno sottoposto dei bambini alla Risonanza Magnetica studiando l’attività di aree cerebrali. Hanno in questo modo scoperto che dopo appena un secondo dalla voce della mamma si attivavano certe aree cerebrali che non si attivano con la voce di altre persone.

Si conferma in questo modo che la voce della mamma viene riconosciuta con certezza ed immediatezza dal bambino. L’attivazione di circuiti biologici a seguito della voce della mamma anche solo per un secondo è avvenuta nel 97% dei casi, escludendo in questo modo fenomeni di casualità.

Le aree cerebrali coinvolte

Le aree cerebrali attivate dalla voce della mamma è stata dimostrato interessare le funzioni cognitive del bambino, a partire dalla corteccia primaria uditiva fino alle aree che sono preposte alle emozioni e al riconoscimento dei volti.

Gli scienziati stanno orientando la loro ricerca sulle funzioni della voce della mamma anche a favore di bambini con problemi comunicativi, come, ad esempio, i bambini autistici.

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