Parliamo oggi di una malattia esantematica, come sono anche altre malattie cosiddette “dei bambini”, piuttosto poco conosciuta dai genitori che, di fronte ad una manifestazione che non conoscono, tendono piuttosto ad allarmarsi. Diciamo subito, per tranquillizzare, che non si tratta di nulla di grave ma alcune azioni devono essere messe in atto.
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Sindrome Bocca, Mani, Piedi cos’è
Questa malattia, prevalentemente dei bambini, che chiameremo per maggiore semplicità sindrome BMP, rientra nel gruppo delle malattie dei bambini, come ad esempio la varicella, il morbillo eccetera.
E’ una malattia esantematica in quanto si manifesta visivamente con la comparsa sulla pelle, in particolari zone, di alterazioni, comparsa di pustole o vesciche che preoccupano molto i genitori in quanto non è una malattia particolarmente conosciuta e come tutte le cose non conosciute, genera ansia.
Questa Sindrome ha origine virale, per cui non ci sono cure specifiche, è contagiosa ma autolimitante. Ciò significa che guarisce spontaneamente nell’arco di una decina di giorni, due settimane al massimo ma mantiene un certo grado di contagiosità anche dopo la scomparsa dei sintomi, anche per diverse settimane.
Colpisce soprattutto bambini al di sotto dei 10 anni ma anche neonati e vede la maggior parte dei casi intorno ai 5 anni di età. Può colpire anche gli adulti, con decisamente minor frequenza e soprattutto per contagio da bambini infetti, anche attraverso il contatto con superfici infette.
Come abbiamo detto, ha origine virale e i virus maggiormente responsabili sono:
- Coxsackievirus
- Enterovirus
Il primo è responsabile di una forma piuttosto lieve, il secondo è più severo. Certo quando compare la malattia non si sa quale dei due tipi di virus ne sia responsabile e comunque, non essendoci cure specifiche, sarebbe anche inutile saperlo. Se il Pediatra lo ritiene necessario, è possibile eseguire un tampone faringeo per determinare l’agente responsabile ma c’è da chiedersi: e poi?
Sindrome BMP come si presenta e che fare
Nel bambino compare uno stato febbrile anche significativo, nel senso che la febbre supera i 38,5 gradi. Il bambino lamenta mal di gola e malessere generale, spesso anche inappetenza.
Dopo un paio di giorni compaiono delle vesciche tipicamente alla bocca, sul palmo delle mani e sui piedi, da qui si giustifica il nome della malattia. Vesciche possono anche comparire sui glutei e sulle gambe.
La contagiosità è massima nella prima settimana ma può perdurare anche per settimane dopo la scomparsa dei sintomi. Essendo una malattia contagiosa con trasmissibilità sia per via aerea ma soprattutto per contatto, una scrupolosa igiene e il lavaggio molto frequente delle mani è assolutamente necessario.
Altrettanto necessario è evitare l’uso di oggeti in comune come asciugamani, abbigliamento, eccetera. Le vesciche possono dare luogo anche a vere e proprie ulcere che sono piuttosto dolorose.
Il forte fastidio alla bocca e la presenza di vesciche può facilmente togliere l’appetito e dare origine a difficoltà di deglutizione, per cui il bambino non deve essere forzato a mangiare ma è assolutamente importante mantenere una forte idratazione.
La febbre può essere trattata con semplice paracetamolo mentre il dolore alle piccole ulcere che si possono formare può essere trattato con gel specifici che il pediatra potrà consigliarti.
E’ importante che il bambino non gratti le vesciche, primo perché più facilmente si formerebbero ulcere dolorose e poi perché facendolo si rischia di aprire la porta ad infezioni che vanno a sovrapporsi e richiederebbero un trattamento specifico per la risoluzione.
In rari casi possono comparire complicazioni come, appunto, infezioni che si sovrappongono, in ancora più rari casi una Meningite virale e una Encefalite che è l’evento certamente più pericoloso che si possa pensare come complicazione.
Se questa sindrome compare durante la gravidanza nella donna, occorre rivolgersi senza indugi al ginecologo in quanto può dare problemi anche seri al feto che devono essere verificati nella loro sussistenza e richiedono un intervento molto attento e il più precoce possibile.